domenica 30 settembre 2012

L’ASSESSORE CLAUDIO VIOLINO A TRIESTE NEXT: «LA NOSTRA AGRICOLTURA DEVE COMPETERE SULLA QUALITÀ»

Trieste, 30 settembre 2012 - «La nostra agricoltura deve competere sulla qualità. È inutile infatti cercare di competere con le grandi agricolture estensive, introducendo anche le produzioni Ogm, perché saremmo sconfitti in partenza. Piuttosto, dobbiamo puntare sulla qualità e sull’identità delle nostre produzioni locali».

È quanto affermato dall’assessore alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali della Regione Friuli Venezia Giulia Claudio Violino, nel suo intervento nel corso della giornata conclusiva di Trieste Next, il Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica.

Violino, tra gli ospiti dell’incontro Eccellenze territoriali, visioni globali tenutosi presso la Sala Imperatore dello Starhotels Savoia Excelsior Palace, ha puntato l’attenzione della sala sul futuro del settore agricolo e sul ruolo nuovo che questo deve assumere nel sistema economico. Con uno sguardo sempre più rivolto ai mercati internazionali.

«La globalizzazione – ha continuato – è di certo un’occasione per rilanciare l’identità dei territori». In che modo? «Sfruttando Internet al massimo per esaltare prodotti locali e tipicità». L’assessore si è soffermato sull’approccio innovativo necessario. «All’agricoltura si chiedono cibi controllati e qualità – ha concluso Violino - ma soprattutto il mantenimento di un territorio che abbia un valore non solo produttivo, ma anche residenziale e turistico».

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 Postato da Marco Grappeggia

venerdì 28 settembre 2012

HELGA NOWOTNY A TRIESTE NEXT: «L’ITALIA HA OTTIMI RICERCATORI. MA SERVONO PERMEABILITÀ DELLE ISTITUZIONI, INNOVAZIONE ECOLOGICA, SISTEMI DI RICERCA»

La presidente del Consiglio europeo della ricerca apre la giornata inaugurale del Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica, in programma fino a domenica 30 nel capoluogo giuliano. Confronto con Diana Bracco e Stefano Fantoni sulle nuove politiche europee per la ricerca

Trieste, 28 settembre 2012 - «In Italia avete ottimi ricercatori che stanno raggiungendo livelli superiori alle medie europee, ma servirebbero maggiore permeabilità delle istituzioni, innovazione ecologica, sistemi di ricerca».

Lo ha affermato Helga Nowotny, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca (CER), che oggi pomeriggio ha aperto la prima edizione di Trieste Next, Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica, in programma fino a domenica 30 settembre nel capoluogo giuliano. La Nowotny ha tracciato il quadro della ricerca a livello europeo. «Il CER ha finanziato 3102 progetti fino al 2012, con un tasso di successo medio del 12%. Un quinto dei ricercatori finanziati è donna. Dal 2007 l’Italia ha presentato 4512 progetti, di cui 189 finanziati, soprattutto starters (il 38% di donne), ma anche progetti di ricerca avanzata (19%). Il soggetto che ne ha proposti di più è il Cnr, seguito dall’Università La Sapienza di Roma. Nel futuro del CER c’è una proposta di bilancio di 15 miliardi di euro per i prossimi 7 anni».

L’evento inaugurale di Trieste Next - che per tre giorni proporrà 150 eventi in 28location che animeranno Trieste dal mattino alla sera inoltrata e che vedranno protagonisti più di 200 relatori, tra ricercatori e studiosi, imprenditori e esponenti istituzionali, ha visto il Teatro Verdi gremito. L’intervento della Nowotny è stato preceduto dai saluti dei promotori del Salone.

«Con Trieste Next - ha detto il sindaco di Trieste Roberto Cosolini - la città si riappropria di un grande evento, che è anche una grande festa che coinvolge tutta la comunità. Le tre giornate del Salone offrono, inoltre, la possibilità di far conoscere a tutti il sistema di alta formazione e ricerca che caratterizza il nostro territorio, qui quotidianamente lavorano e collaborano tante realtà scientifiche ognuna con un'elevata propensione internazionale. Trieste, in questi giorni, diventa sede di scambio di idee, di progetti per il futuro, di competenza e di conoscenza al servizio della comunità e del mondo dell’impresa. Abbiamo dato vita a una rete di relazioni molto ampia con al centro la parola innovazione, caratteristica fondamentale per restituire competitività al nostro paese». «Questo evento – ha spiegato il rettore dell’Università di Trieste Francesco Peroni – rappresenta per la città una pagina nuova che fa venire fuori il meglio del dna triestino. Fattore che assume una valenza particolarmente urgente in una fase storica che richiede di mettersi in gioco con ciò di cui si è realmente padroni, senza chiudersi ciascuno nella propria esperienza. La rete che ha costruito Trieste Next garantisce poi un’autorevolezza politica che la città può giocare a livello nazionale. Dal nostro punto di vista la centralità della ricerca scientifica è sempre e ancora più strategica».

«Venezia e il Nordest - spiega Filiberto Zovico direttore di Trieste Next - aspirano a diventare la Capitale Europea della Cultura 2019. Nell'ambito di questa prospettiva Trieste ha scelto di diventare il polo di riferimento della ricerca scientifica e della costruzione di un nuovo rapporto tra ricerca e impresa. Trieste Next nasce quindi proprio per determinare nuove basi per la competitività delle imprese e del territorio, puntando sui giovani, sulla conoscenza e sulla costruzione di reti di relazioni a livello nazionale ed internazionale soprattutto verso i Paesi di quella Nuova Europa di cui il Nordest è la porta di accesso». La Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, ha definitoTrieste Next una straordinaria esperienza di altissimo rilievo per la città e il territorio di Trieste, grazie alla quale si è potuto dimostrare che l’intera città, e quindi non solo le istituzioni pubbliche e di ricerca, vive in maniera diretta la scienza. «Siamo maturi - ha concluso la presidente Poropat - per proporci con le nostre eccellenze: la ricerca scientifica fa parte del tessuto del nostro territorio».

È seguito il dibattito sul tema Le nuove politiche europee della ricerca che ha visto confrontarsi la Nowotny, Diana Bracco vice presidente vice presidente Confindustria con delega alla Ricerca e Innovazione e presidente Expo 2015 nonché tra i presidenti onorari del Comitato Scientifico del Salone e Stefano Fantoni presidente Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) moderati dal direttore de Il Piccolo Paolo Possamai.

«La ricerca libera è fondamentale per trovare dei filoni nuovi - ha detto Diana Bracco - ma certamente le imprese devono poi fare i conti con anni di investimento prima di arrivare ad avere dei risultati. Ci sono temi che deve portare avanti il sistema pubblico se vuole avere un paese protagonista nella ricerca. Nel momento in cui riapriranno il tema credito d'imposta, devono dare un segnale distintivo sulla collaborazione tra ricerca e industria, è un forte incentivo. L’obiettivo è quello di creare il ruolo del ricercatore industriale, che passi per alcuni periodi dall'università all'industria. Trieste è una città di frontiera – ha concluso – e con questo evento ha alzato l’asticella». E, riferendosi alla questione bonifiche, «trovo che l'Italia non abbia lungimiranza nel salvaguardare i siti industriali. Non possiamo dire che il manifatturiero è quello che traina e poi mandare in difficoltà i siti perché c'é sempre la battaglia sulle bonifiche. Bisogna decidere se si vuole produrre o no».

«Questa è una città che può competere, così come il nostro Paese, con la sfida 2020 - ha affermato Stefano Fantoni - ma soffriamo di sottofinanziamenti alla ricerca e nemmeno il ministro Profumo può negarlo e se un Paese resta sottofinanziato per troppo tempo si instaurano dei processi irreversibili. Abbiamo una qualche difficoltà a fare rete; la capacita di collaborare credo esista, ma da lungo tempo esiste una debolezza italiana in Europa, nella nostra rappresentatività nei contesti giusti e le scelte europee non sono evidenti in Italia come in altre nazioni. Questo non va ascritto ai nostri ricercatori ma a chi queste cose le deve fare. L'Italia - ha concluso - però deve diventare meno individualista e più collaborativa con l’Europa. Dobbiamo imparare a lavorare per essere internazionali davvero, internazionali nell'anima e nelle collaborazioni non con un semplice Erasmus».

«Trieste è sempre stata una città emporio ovvero un luogo di scambio - ha ricordato il direttore de Il Piccolo Paolo Possamai. Oggi si tratta di mettere in circolazione le idee che sono un capitale intangibile, ma essenziale. Tra i torti che la storia ha fatto a Trieste emerge una sorta di condizione isolana, in qualche modo eccentrica rispetto all'Italia. Ma il sistema ricerca triestino è un formidabile capitale per il Paese, che va più intensamente valorizzato. In questo senso, Trieste Next è anche un modo per mettere in connessione laboratori di ricerca e imprese, che di idee innovative hanno bisogno come dell'aria».

La prima giornata del Salone ha proposto una serie di eventi che sono stati seguiti con grande interesse e hanno registrato in molti casi il tutto esurito, soddisfando un pubblico di diverse fasce d’età.

Technology Dating su FOOD&NUTRITION: 350 incontri e 120 partecipanti Il brokerage event dedicato al settore Food&Nutrition è andato avanti per l’intera giornata: un’ordinata sarabanda di trecento e più incontri all’insegna di internazionalità, cooperazione e concretezza, tra imprese, centri di ricerca e università. È stato alto il tasso di gradimento dei partecipanti al Food&Nutriotion Technology Dating di AREA Science Park, appuntamento organizzato nell’ambito della rete Enterprise Europe Network. Molto i semi di progetti comuni gettati nei settori della nutraceutica, della diagnostica alimentare, del miglioramento della qualità dei cibi, dei metodi di conservazione e altro. “Una formula da ripetere” hanno detto in molti alla fine degli incontri. “Una collaborazione con il sistema scientifico di Trieste che comincia oggi e si rafforzerà di certo” è stato il commento finale di Petros Maragkoudakis del Joint Research Centre dell’Unione Europea.

Tutto esaurito per la “cena con l’astronauta” Samantha Cristoforetti Il pubblico di Trieste Next ha avuto anche l’occasione di incontrare l’astronauta Samantha Cristoforetti dell’Agenzia Spaziale Europea ESA, nell’incontro organizzato da CBM-Centro di Biomedicina Molecolare di Trieste, e scoprire ogni particolare della vita su una stazione spaziale internazionale. Per gli astronauti, i cui corpi vengono sottoposti ad altissimo stress dalla mancanza di gravità e dalla privazione di aria fresca e del naturale ciclo giorno-notte, l’alimentazione rappresenta un elemento fondamentale per tenere sotto controllo l’equilibrio psicofisico individuale. Gli alimenti vengono scelti ovviamente secondo criteri molto lontani da quelli terrestri, quindi fondamentale è, ad esempio, la consistenza di un alimento, che se friabile renderebbe impossibile l’assunzione: pensiamo ad un crackers che si frantuma in mille pezzi in un ambiente privo di gravità. Scopriamo anche che si sono fatti molti miglioramenti sul piano dell’appetibilità del cibo, proprio perché molti astronauti in orbita perdono istintivamente l’appetito perdendo peso. Scopriamo che anche nello spazio però qualche sfizio ce lo si può permettere e che si possono portare cibi che si mangiano e comprano quotidianamente nei supermercati terrestri: noccioline e snack non si negano a nessuno.

Tra gli altri protagonisti nelle prossime giornate di Trieste Next, per citarne solo alcuni, ci saranno Roger Beachy già consulente del presidente Usa Barack Obama sul tema Ogm, Nick Davidson vice segretario generale Ramsar Convention, Cameron Neylonbiofisico e sostenitore della scienza a portata di tutti, il ministro Francesco Profumo, la virologa Ilaria Capua, il giornalista Davide Paolini, gli imprenditori e managerGiuseppe Bono, Roberto Brazzale, Alberto Bauli, Elena Zambon, Matteo Zoppas, gli artisti Mario Brunello, Fabrizio Gifuni, Marco Paolini.

Il programma completo di Trieste Next, con biografie e foto dei relatori, è disponibile sul sito www.triestenext.it. Aggiornamenti quotidiani sulla pagina Facebook di Trieste Next, LinkedIn e attraverso Twitter (#triestenext; #savethefood). La partecipazione agli incontri è ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso è sufficiente registrarsi suwww.triestenext.it. Trieste Next è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste e Nordesteuropa Editore, con il contributo di Fondazione CRTrieste. Copromotori: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Comitato di candidatura “Venezia Nordest capitale Europea della Cultura 2019”. Main Partner: Telecom Italia. Supporter: Gran Moravia. Media Partner: La Repubblica Affari & Finanza, Il Piccolo, Radio 24, Le Scienze, Ansa, ICMoving Channel, Osservatorio Balcani e Caucaso.

Presidente del Comitato Scientifico: Francesco Peroni, rettore Università degli Studi di Trieste

Presidenti onorari: Diana Bracco, Corrado Clini, Margherita Hack.

giovedì 27 settembre 2012

Marketing Globale: scegliere i mercati nei quali entrare


Se conosciamo a fondo il nostro mercato nazionale, sappiamo con certezza quali sono le caratteristiche che maggiormente influenzano l’andamento delle nostre vendite.
Se siamo una Start-Up o presentiamo un nuovo prodotto, dovremo fare riferimento a prodotti paragonabili o ad aziende concorrenti nel nostro settore o settori attigui. Potremmo, per esempio, valutare degli indici sull’edilizia, sulla distribuzione di età della popolazione, sul numero di animali domestici oppure di diffusione di un prodotto analogo al nostro. 

L’importante è individuare quegli elementi che sono critici per il nostro ingresso in quel mercato.

Vanno poi identificate altre variabili che entrano in gioco; alcune sono sotto il nostro controllo poiché sta noi decidere come presentarci, altre sono fuori del nostro controllo e conseguentemente non vanno sottovalutate.

Raccolte le informazioni, lo strumento che ci aiuta a scegliere è la matrice di Kepner-Trigoe(KT)che riporta, per ogni voce che avremo analizzato, il relativo valore ed un peso. 
La somma ponderale di tutti gli indici per ogni mercato ci darà una buona indicazione sulla quale poi fare ulteriori valutazioni specifiche di opportunità e rischio.

KT è un metodo adottato dalla NASA per le missioni spaziali, che trova ampie applicazioni nel DecisionMakingin ambito del business e scientifico, per semplificare e rendere ogni situazione chiara e misurabile.

Analizziamo, per brevità, tre indici in maggior dettaglio.

Indici demografici
La misura della popolazione e della sua struttura in termini di numero di persone, tasso di crescita, fasce di età,aspettativa di vita, genere, spostamento da aree rurali a centri urbani, livello di scolarità, gruppi etnici e religiosi.

Indici di reddito 
Un primo dato utile è il PIL/persona normalizzato in un’unica valuta, ad esempio nel 2010 il primo al mondo era il Quatar con $ 145,300 in decima posizione gli U.S.A. con $ 47,400, un po’ dopo (43°) l’Italia con $ 30,700 e in ultima posizione (228°) il Burundi con $ 300.
Un dato simile e facile da reperire è il GNI per persona. Nel sito della Banca Mondiale si trovano circa 8000 indici, tra i quali sicuramente quelli che sono più utili a ogni progetto.

Fluttuazioni del tasso di cambio
Questo indice dà una retrospettiva sulla stabilità e affidabilità di un paese ma soprattutto sul rischio finanziario legato al valore di scambio. Questo dato influenzerà molto le politiche commerciali e la scelta del prezzo.

Conclusioni
La scelta di uno o più mercati nei quali entrare è frutto di un’attenta valutazione a medio e lungo termine delle variabili che indicano quanto quel mercato è adatto alle nostre capacità alla cultura aziendale e alla nostra proposta di prodotti e servizi.
La matrice KT è lo strumento ideale per guidare una decisione non istintiva.



Autore della pubblicazione:
Massimo Bazzo
Senior marketing communication consultant
Hdemo Network

Postato da Marco Grappeggia


TRIESTE NEXT, DOVE LA RICERCA INCONTRA L’IMPRESA. APRONO BRACCO E NOWOTNY, CHIUDE MARCO PAOLINI

Al via da domani la prima edizione del Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica, che si terrà dal 28 al 30 settembre nel capoluogo giuliano: 150 incontri e 200 relatori. Focus su Save the Food. Tra i temi, sicurezza alimentare, Ogm, politiche per la ricerca, scienza 2.0.

Trieste, 27 settembre 2012 - Conto alla rovescia per la prima edizione di Trieste Next - Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica - che per tre giorni, da domani e fino a domenica 30 settembre, trasformerà il capoluogo giuliano in una grande “laboratorio” dove trovano spazio innovazione, tecnologia e ricerca.

La tre giorni - che per alcuni appuntamenti ha già registrato il tutto esaurito delle prenotazioni - proporrà 150 eventi in 28 location che animeranno Trieste dal mattino alla sera inoltrata e che vedranno protagonisti più di 200 relatori, tra ricercatori e studiosi, imprenditori e esponenti istituzionali, in un format innovativo e multidisciplinare, che affiancherà convegni, lectio magistralis e conferenze a momenti di intrattenimento. Gli eventi sono divisi in cinque sezioni: Scienza al futuro, La città della scienza, Next per i bambini, Next per le scuole, La città del caffè. Focus della prima edizione è Save the Food: si parlerà di sicurezza alimentare, Ogm, politiche per la ricerca, innovazione nel settore agroalimentare, percezione del cibo e impatto sulla salute, disturbi alimentari, eccellenze territoriali. Ma a Trieste Next si parlerà anche di open access e scienza 2.0, donne e ricerca, trasferimento tecnologico, salute mentale. Tra i protagonisti, figurano Roger Beachy già consulente del presidente Usa Barack Obama sul tema Ogm, Nick Davidson vice segretario generale Ramsar Convention, il direttore della Biblioteca di Harvard Robert Darnton, Cameron Neylon biofisico e sostenitore della scienza a portata di tutti, il ministro Francesco Profumo, la virologaIlaria Capua, il giornalista Davide Paolini, gli imprenditori e manager Giuseppe Bono,Roberto Brazzale, Alberto Bauli, Elena Zambon, Matteo Zoppas, gli artisti Mario Brunello, Fabrizio Gifuni, Marco Paolini.

L'inaugurazione di Trieste Next è in programma domani, venerdì 28 settembre alle ore 15 al Teatro Verdi (Riva Tre Novembre, 1 - Trieste) con i saluti del Sindaco Roberto Cosolini, del Rettore dell'Università degli Studi di Trieste Francesco Peroni, del Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e del Direttore di Trieste NextFiliberto Zovico. La manifestazione entrerà subito nel vivo: sempre al Teatro Verdi a seguire l'inaugurazione sarà l'appuntamento internazionale su Le nuove politiche europee della ricerca. Aprirà l’intervento di Helga Nowotny Presidente del Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc). Seguirà il confronto tra Diana Bracco Vice presidente Confindustria con delega alla Ricerca e Innovazione e presidente Expo 2015 nonché tra i presidenti onorari del Comitato Scientifico del Salone e Stefano Fantoni, Presidente ANVUR - Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Modererà Paolo Possamai, Direttore Il Piccolo. Ospiti di primo piano per un incontro che vuole fare il punto sul quadro normativo e economico in cui si dovranno muovere le imprese che intendono rafforzare il loro potenziale innovativo e proporsi sul mercato con un valore aggiunto che oggi è diventato imprescindibile. Si dibatterà su quale sarà il reale impatto della crisi sui finanziamenti alla ricerca e quali le strategie e i settori su cui l’Europa vuole puntare nel prossimo futuro.

Il programma completo di Trieste Next, con biografie e foto dei relatori, è disponibile sul sito www.triestenext.it. Aggiornamenti quotidiani sulla pagina Facebook di Trieste Next, LinkedIn e attraverso Twitter (#triestenext; #savethefood).

La partecipazione agli incontri è ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati, alcuni appuntamenti registrano già il tutto esaurito, si raccomanda la registrazione sul sito, per avere garanzia di accesso è sufficiente registrarsi su www.triestenext.it.

Trieste Next è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste e Nordesteuropa Editore, con il contributo di Fondazione CRTrieste. Copromotori: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Comitato di candidatura “Venezia Nordest capitale Europea della Cultura 2019”. Main Partner: Telecom Italia. Supporter: Gran Moravia. Media Partner: La Repubblica Affari & Finanza, Il Piccolo, Radio 24, Le Scienze, Ansa, ICMoving Channel, Osservatorio Balcani e Caucaso.

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mercoledì 26 settembre 2012

COLLEGE RADIO DAY 2 OTTOBRE 2012 Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO SALUTA LE RADIO UNIVERSITARIE PARTECIPANTI AL CRD

Una maratona radiofonica live di 24 ore celebrerà la giornata internazionale con la partecipazione di 530 antenne

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano plaude al College Radio Day, l'evento che il 2 ottobre, a partire dalle 2.00, celebrerà le radio universitarie con una maratona radiofonica globale di 24 ore live, cui aderiscono 530 emittenti di 22 paesi dei cinque continenti. Con una lettera rivolta al network italiano dei media universitari Ustation.it, che ha assunto il coordinamento della diretta europea, il Capo dello Stato ha espresso "l'apprezzamento per la significativa iniziativa" che unisce "in un'originale staffetta esperienze didattiche e valori condivisi in tutto il mondo". Il Presidente Napolitano ha voluto poi rivolgere "un saluto cordiale" agli "studenti delle stazioni radiofoniche universitarie che parteciperanno alla maratona e in particolare agli ascoltatori della diretta europea guidata dalle radio italiane".

La maratona del CRD prende il via alle 2.00 quando cominceranno a trasmettere le college radio dagli Stati Uniti. Sarà poi la volta dei paesi del Sud America (Colombia e Venezuela). Da oltre Oceano prenderanno la linea a turno le antenne di Spagna, Francia, Regno Unito e poi Italia. Alle 16.00 si apriranno i microfoni di Unis@und, la radio dell'Università di Salerno, che condurrà la diretta fino alle 17.30 quando darà il testimone a Radio Rumore dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Ventidue le stazioni italiane che ritrasmetteranno l'evento. Nel corso delle tre ore si ripercorreranno le tappe principali della storia della radiofonia universitaria del nostro Paese con interviste ai protagonisti e collegamenti con tante antenne della penisola. La musica emergente avrà un ruolo di primo piano. Per l'occasione saranno riproposti i brani vincitori delle sei edizioni del Festival delle Radio Universitarie (FRU), il più importante appuntamento nazionale per gli appassionati di college radio di casa nostra. Si parlerà poi di progetti, nuovi e in rampa di lancio, che vedranno collaborare in maniera ancora più intensa le antenne italiane. Su tutti Webirradiando, promosso proprio dall'associazione Unis@und dell'Università di Salerno, e finanziato dal Ministero della Gioventù, che potenzierà gli scambi e la produzione di contenuti condivisi nel circuito nazionale. Italia protagonista del CRD anche per i compiti di regia della maratona. La web radio degli studenti dell’Università di Cagliari, Unica Radio, gestirà i flussi delle radio partecipanti, mentre Top-IX, il consorzio piemontese per l’Internet Exchange (http://www.top-ix.org/), offrirà il supporto tecnico.

Intanto, il tam tam tra le radio sta alimentando fortissime aspettative sul web e si prevedono ascolti straordinari. E per sensibilizzare gli studenti a sintonizzarsi sulle onde del CRD, i Coldplay, che vantano significativi trascorsi nelle radio universitarie, hanno realizzato un promo per l'iniziativa.


Lo special CRD su Ustation.it:


Maggiori informazioni:

Romeo Perrotta
Ustation.it



martedì 25 settembre 2012

IL CARNEVALE DELLA FISICA IN CERCA DI TRACCE DI VITA NELL'UNIVERSO


E' online sul blog Scientificando a cura della Prof.ssa Annarita Ruberto il Carnevale della Fisica edizione n° 35, con qualche giorno di anticipo rispetto al 30 del mese. 
Si è scelto il 25 settembre 2012, per permettere una edizione speciale unificata insieme al Carnevale della Chimica

I due Carnevali scientifici sono accomunati dal tema Cercando tracce di vita nell’Universo, che è anche il titolo del 4° Congresso IAA (International Academy of Astronautics), in corso dal 25 al 27 settembre 2012 presso il Centro Congressi Kursaal, nella Repubblica di San Marino, e al quale l’Edizione unificata è associata.

Secondo il programma del Congresso, sono previsti: interventi dei massimi esperti internazionali del settore, responsabili del progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence); tour guidato delle tecnologie SETI-Italia presso i Radiotelescopi INAF-IRA di Medicina (BO); aggiornamento sui progetti SETI attivo e passivo (tra i quali il ben noto progetto SETI@home), e molto altro.

Il link del Carnevale della Fisica #35 sul blog Scientificando
http://www.tutto-scienze.org/2012/09/carnevale-della-fisica-35-cercando.html

Il blog con le edizioni dei carnevali scientifici della Fisica precedenti e futuri 
http://carnevaledellafisica.blogspot.it

La pagina Facebook del Carnevale della Fisica 
https://www.facebook.com/carnevaledellafisica

Per informazioni e per partecipare o per ospitare una delle prossime edizioni
scrivere a  redazione@gravita-zero.org



MARCO PAOLINI A TRIESTE NEXT CON ITIS GALILEO: LA VITA DEL PADRE DELLA SCIENZA MODERNA ISTRUISCE E DIVERTE

Domenica 30 settembre alle ore 21 nella Sala Tripcovich lo spettacolo dell’attore bellunese chiuderà la prima edizione del Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica

Marco Paolini

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo. Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato. 

La biografia di Galileo Galilei, padre della scienza moderna, primo esempio di “cervello” italiano che fugge all’estero, rivivrà a Trieste Next – Salone dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica nello spettacolo ITIS Galileo, in programma domenica 30 settembre alle ore 21 nella sala Tripcovich (Largo Santos, 1 - Trieste), che chiuderà la tre giorni. 

Un grande ritorno per Paolini che nell'ottobre 2011 aveva aperto la tournèe di ITIS Galileo proprio nel capoluogo giuliano, con un grande seguito di pubblico, e che ora, dopo il successo della diretta televisiva dello scorso aprile trasmessa su La7 dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, riporta lo spettacolo in città per tornare a riflettere, a Trieste Next, sull'importanza e sul valore della ricerca scientifica. Con Paolini la vita di Galileo istruisce, diverte e apre alcuni interrogativi: forse la ragione ha perso appeal? La scienza ha deluso? Una morale laica non esiste? Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione, in un mondo in cui la magia è tornata a governare il futuro. Forse perché le leggi dell’economia non sono leggi matematiche. In fin dei conti, come scrive l’autore, giocare al lotto è più facile che pensare o guadagnarsi il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilità non dovrebbe indurre nessuno a giocarci. L’obiettivo di Marco Paolini con questo spettacolo teatrale è quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un “minimo comune e multiplo”.

I biglietti sono disponibili in prevendita sul circuito www.vivaticket.it, presso la biglietteria del Teatro Verdi di Trieste e tramite call center al numero verde 800 090373. Per gli orari consultare il sito web del Teatro, alla pagina Biglietteria. Domenica 30 settembre sarà aperta, a partire da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, solo la biglietteria della Sala Tripcovich.

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Postato da Marco Grappeggia 


domenica 23 settembre 2012

La Notte dei Ricercatori 2012

Postato da Marco Grappeggia 

La Notte europea dei Ricercatori 2012 si svolgerà il 28 settembre 2012 contemporaneamente in tutta Europa e in numerose città italiane. Il Piemonte ospiterà l’evento per il settimo anno consecutivo, grazie al progetto SHARE (Society Heading for Awareness in Research Engagement) che ha superato la selezione e sarà quindi finanziato dalla Commissione europea all’interno del Settimo Programma Quadro.

I destinatari dell’iniziativa sono, da un lato i ricercatori e le Istituzioni di ricerca, dall’altro i diversi pubblici della scienza e in particolare: scuole di ogni ordine e grado, insegnanti, cittadini, mondo produttivo, media.

Sulla base dei risultati ottenuti nelle ultime edizioni dell’evento, si prevede il coinvolgimento di circa 500 ricercatori e 15.000 partecipanti. Particolare attenzione è rivolta al pubblico dei più giovani (con attività specifiche).

L’evento ha l’obiettivo di far incontrare i ricercatori e il pubblico in un’atmosfera informale e festosa.

“La Notte” prevede più di 100 attività con sedi dislocate nelle città di: Torino, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli. Oltre 400 ricercatori e dottorandi di università e centri di ricerca scenderanno nelle piazze per presentarsi e dialogare con il pubblico.

Laboratori, esperimenti interattivi, giochi, dibattiti e conferenze, performance teatrali, musica dal vivo, talk-show scientifici e dirette radiofoniche saranno un’occasione speciale in cui grandi e piccoli potranno conoscere più a fondo i ricercatori e il loro affascinante lavoro. Grazie alla partecipazione di molte Facoltà e Dipartimenti dell’Università e del Politecnico di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, dell’Università di Scienze Gastronomiche e dei Centri di Ricerca piemontesi, le discipline rappresentate spazieranno dalle scienze matematiche, fisiche, naturali, biologiche e ingegneristiche alle scienze umane e sociali.

La Notte dei Ricercatori 2012 in Piemonte aderisce all’Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti, proclamato per il 2012 dall’ONU, con attività specifiche e con il coinvolgimento delle aziende del territorio. L’appuntamento a Torino è in Piazza Castello nel pomeriggio con i giochi per i più piccoli. Seguiranno esperimenti, caffè scientifici e molto altro ancora. Per gli studenti delle scuole superiori, “Pizza col Prof”, momento conviviale in cui giovani e ricercatori potranno chiacchierare davanti a una pizza.

Per maggiori informazioni sulla Notte dei Ricercatori in Piemonte: http://www.nottedeiricercatori.it/piemonte

La Notte dei Ricercatori 2012 è organizzata da: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, CentroScienza Onlus, Creativa Impresa di Comunicazione. Il progetto è coordinato del Centro Interuniversitario Agorà Scienza.

mercoledì 5 settembre 2012

ITALIAX10 – SCIENZA AL FUTURO CON TELECOM


Postato da Marco Grappeggia

Telecom Italia partecipa alla prima edizione di “Trieste Next – Il Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica”, laboratorio dedicato alla ricerca applicata, alle nuove tecnologie e alle soluzioni volte a semplificare le attività quotidiane e che possono contribuire alla competitività delle aziende che si terrà a Trieste dal 28 al 30 settembre. 

 Per l’occasione, Telecom Italia in collaborazione con Nordesteuropa presenta l’iniziativa “ITALIAX10. Scienza al futuro” e dà a dieci giovani ricercatori la possibilità di presentare i loro progetti di ricerca dal palco del Teatro Verdi di Trieste. L’evento verrà trasmesso in live streaming, modalità che permetterà ai ragazzi di interagire non solo con il pubblico presente in sala ma, soprattutto, con chi seguirà l’evento via Internet, sfruttando la forza comunicativa delle nuove tecnologie e le peculiarità aggregative e partecipative dei social network. Sarà, infatti, possibile “dialogare” con i ricercatori via Twitter attraverso #italiax10 e #triestenext. L’appuntamento – presentato dal direttore del mensile Le Scienze Marco Cattaneo – è per giovedì 20 settembre a partire dalle 17, nel Teatro Verdi di Trieste (riva Tre Novembre, 1 – Trieste). Modera in live chat Nico Pitrelli, condirettore del Master in Comunicazione della Scienza e del Master in Giornalismo Scientifico Digitale alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. 

L’evento sarà disponibile in modalità streaming on demand su telecomitalia.com fino al 30 settembre 2013. 

 ECCO TUTTI I PROTAGONISTI DI ITALIAX10 
 ono diversi, per provenienza geografica, profili biografici e percorsi professionali. Ma i protagonisti di ITALIAX10 hanno in comune il fatto di essere italiani eccellenti, “cervelli” apprezzati anche all’estero dove molti di loro hanno trascorso lunghi periodi di formazione o lavoro. Alcuni hanno deciso di trasformare la loro idea in un’impresa, tutti tengono a sottolineare che i successi sono sempre frutto di un lavoro di squadra. Tra loro, Alessandro Baraldi, 45 anni originario di Udine, ricercatore dell’Università di Trieste e responsabile del Laboratorio di Scienza delle Superfici al Sincrotone Elettra di Trieste. Il suo lavoro si concentra soprattutto sullo studio del grafene, il più sottile materiale mai sintetizzato (1 milione di volte più sottile di un capello, 100 volte più resistenti dell’acciaio), scoperto nel 2004 dai premi Nobel per la Fisica Geim e Novoselov. I risultati delle sue ricerche potranno essere utilizzati in molti ambiti delle nanotecnologie: dalla produzione di catalizzatori per la conversione di gas dannosi per la salute allo sviluppo di memorie magnetiche di nuova generazione. La più giovane è Irene Chirico, appena 18 anni, di Monsummano Terme (PT), di certo una promessa della scienza. È in procinto di cominciare la Facoltà di Ingegneria, ma ha già meritato il premio Invfactor e l’Attestato d’Onore di Alfiere della Repubblica per aver inventato, insieme a tre compagne di liceo, la scarpa a recupero energetico Hermes, nata dall’idea di recuperare l’energia che si libera facendo jogging. Si tratta di una calzatura che, grazie a un magnete inserito nel tacco, è in grado di produrre elettricità. Chiara Daraio, 34 anni di Ancona, è invece un ingegnere aeronautico. Riconosciuta tra i migliori 10 giovani scienziati d’America, nel 2006 entra al California Institute of Technology dove è ora professore ordinario di aeronautica e fisica applicata. Nelle sue ricerche, progetta, sviluppa e testa nuovi materiali per il controllo del suono e delle onde elastiche. Tra i possibili sviluppi, anche le applicazioni mediche, come il miglioramento della risoluzione delle ecografie. Tra gli altri premi, nel 2012 riceve il Presidential Early Career Award della Casa Bianca. C’è poi il 44enne Paolo Fornasiero, dal 2006 professore associato di Chimica generale e inorganica all’Università di Trieste. Il suo progetto di ricerca, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science sfrutta l’approccio delle costruzioni “Lego” per la realizzazione di materiali e catalizzatori dalle prestazioni eccezionali: vengono assemblate innovative nanoarchitetture utilizzando “mattoncini” dalle dimensioni infinitesime. Sono previste importanti applicazioni nei settori della protezione ambientale (controllo emissioni inquinanti a effetto serra) e dell’energia. Il padovano Paolo Franceschetti, 29 anni, dottorando in Scienze Ambientali all’Università Ca’ Foscari, è la mente del progetto SOLWA (SOLarWAter), un piccolo impianto di depurazione e desalinizzazione dell’acqua che funziona a energia solare. L’Onu ha inserito la sua invenzione tra le dieci migliori idee sostenibili per lo sviluppo dell’umanità e per il progresso del mondo. Con un kit da 200 euro ogni famiglia potrebbe produrre acqua potabile senza inquinare. Un bel risparmio considerando che un impianto di desalinizzazione costa tra i 5 e i 6 miliardi. 

A ITALIAX10 c’è anche chi ha trasformato un’idea in un’impresa, a dimostrazione che i due mondi non sono poi tanto distanti. È il caso di Tommaso Occhipinti, vicentino, 36 anni, ingegnere delle telecomunicazioni che dopo aver partecipato a numerosi progetti di ricerca dell’Agenzia Spaziale Europea, è diventato responsabile di Adaptica, start up che progetta e produce specchi deformabili e strumenti ottico-elettronici per vari settori tra cui astronomia, automazione industriale, misurazioni laser. Ma è anche il caso di Daniele Piazza, 31enne di Lodi, dottorato in ingegneria elettronica e dell’informazione all’Università Drexel di Philadelphia, fondatore e direttore generale di Adant, società che sviluppa e commercializza sistemi d’antenna “intelligenti” riconfigurabili”. 
Obiettivo: migliorare le prestazioni delle comunicazioni wireless in termini di velocità di trasferimento dati, copertura del segnale e risparmio energetico. È impegnato attualmente nello sviluppo di un progetto di “micro-rete residenziale intelligente”, il ferrarese Michele Rossi, 38 anni, che ha lavorato al Center for Wireless Communications dell’Università della California, San Diego ed è vincitore di 4 IEE Best Paper Awards. 
La sua idea propone di migliorare l’efficienza energetica, la qualità del servizio elettrico e l’economia di esercizio attraverso l’aggregazione funzionale e intelligente delle utenze connesse a una stessa rete di bassa tensione. Si rivolge al settore farmaceutico invece l’attenzione di Serena Zacchigna, triestina di 37 anni che lavora all’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb) di Trieste. 

Il progetto che la impegna, miCARE, ha come obiettivo lo sviluppo di farmaci biotecnologici in grado di agire in caso di infarto del miocardio e scompenso cardiaco, sfruttando l’eccezionale scoperta di molecole in grado di indurre la proliferazione delle cellule cardiache e risolvere uno dei problemi alla base di tali patologie: l’incapacità del cuore di rigenerarsi. È un “cervello” che si appresta a rientrare in Italia Ester Zito, 35 anni, di Napoli, da tempo impegnata nelle ricerche su una rara malattia metabolica, il deficit multiplo di solfatasi, che porta alla morte in genere prima dei 10 anni di vita. Dopo lunghe esperienze a New York e Cambridge, a fine 2012 tornerà in Italia come ricercatrice dell’Istituto Telethon Dulbecco per guidare il proprio team all’Istituto “Mario Negri” di Milano. 

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