domenica 15 dicembre 2013

100 nuovi McDonald’s in Italia. Cariparma sostiene i franchisee

In un mercato del lavoro italiano in forte e costante contrazione, fa scalpore la notizia di aziende che avviano piani di assunzione, soprattutto se assumono dimensioni molto rilevanti. Mc Donald’s, multinazionale americana leader nel settore del fast food su scala mondiale, ha deciso di investire pesantemente nel nostro paese, prevedendo per il triennio 2013-2015 l’apertura di 100 nuovi ristoranti dislocati in tutta la penisola e la conseguente assunzione di 3.000 nuovi dipendenti a tempo indeterminato.

Fondata nel lontano 1940 dai fratelli Richard e Maurice McDonald, la catena ha aperto il primo punto vendita italiano a Bolzano nel 1985. Nel corso degli anni la presenza è diventata sempre più capillare, fino a raggiungere il numero di 100 ristoranti nel 1997, 200 nel 1998, 300 nel 2001 e 400 nel 2010. Attualmente i ristoranti attivi nella penisola sono ben 470 e la strategia aziendale è ulteriormente orientata alla crescita e alla ramificazione su tutto il territorio. Seguendo la prassi consolidata, l’80% dei nuovi ristoranti verrà aperto in franchising, con capitale sociale posseduto direttamente dai singoli investitori, che saranno sostenuti finanziariamente dall’istituto di credito Cariparma (in maniera simile a quanto già avvenuto in Francia con Crédit Agricole, capofila del gruppo bancario).

Gianluca Borrelli, Direttore Centrale Retail di Cariparma Crèdit Agricole ha illustrato, in un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale della banca, le motivazioni che hanno spinto il gruppo bancario a sostenere in maniera così imponente il progetto di crescita della multinazionale, in un periodo di stretta creditizia come quello attuale. Tra le due società ci sono molti punti di contatto. Innanzitutto la banca, da sempre fortemente vocata a sostenere il settore alimentare, riconosce la strategia vincente di McDonald’s, in grado di generare profitti e occupazione investendo in progetti territoriali e ritiene per questo motivo l’investimento a basso rischio (oltre a rappresentare un ottima opportunità per acquisire clienti potenziali). Anche dal punto di vista etico ci sono molti aspetti compatibili. Cariparma è particolarmente attenta all’aspetto sociale (redige il bilancio sociale) e McDonald’s attua una strategia fortemente orientata alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla propria attività, che si esplicita in azioni concrete quali la produzione di bio-diesel utilizzando oli usati, la progettazione dei ristoranti attuata in maniera tale da ridurre il consumo energetico, il rispetto dei parametri richiesti dallo Standard Qualivita.

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Giovanni Zappalà
titolare
CRM Service

domenica 8 dicembre 2013

Il 25,9% dei prestiti chiesti in Italia sono cessioni del quinto dello stipendio

Quando si cerca di ottenere un prestito personale più di un italiano su quattro è costretto a ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio.

Quando si cerca di ottenere un prestito personale più di un italiano su quattro è costretto a ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio. Questa l’evidenza più importante emersa dall’analisi condotta da Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) e Prestiti.it (www.prestiti.it) che hanno evidenziato non solo come nel periodo maggio - ottobre 2013 il 25,9% delle richieste di prestito fatte dagli italiani corrisponda a questa particolare forma di finanziamento, ma anche come in appena 18 mesi il dato sia cresciuto di quasi 10 punti percentuali dato che, a maggio 2012, le cessioni del quinto rappresentavano il 16,4% delle richieste presentate a banche o finanziarie.

«Il crescente ricorso alla cessione del quinto – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile della Business Unit Prestiti di Facile.it – si spiega anche con la particolare natura di questo finanziamento, l’unico a cui possono accedere anche i protestati e, in generale, i consumatori che hanno avuto problemi nella restituzione di un prestito concesso».

A presentare richiesta di cessione del quinto, vale a dire della riduzione del proprio salario in una quota massima del 20%, sono stati soprattutto dipendenti privati (58,6%), ma colpisce registrare come quasi il 16% delle cessioni siano in realtà legate non ad uno stipendio, ma ad una pensione, segno di una difficoltà crescente delle fasce più deboli della popolazione. Mediamente la richiesta di cessione del quinto è pari ad un finanziamento complessivo di 17.000€ (erano 20.000€ a maggio 2012) e la si formula a 44 anni (dato immutato rispetto alla precedente rilevazione). Il reddito mensile medio di chi sottoscrive la richiesta è pari a poco più di 1.600 euro.

Gli importi più alti richiesti per le cessioni del quinto sono quelli registrati in Sardegna (19.000€ la richiesta media), ma sono ben 9 le regioni italiane con richieste più alte di 17.000 euro. Alle spalle della Sardegna l’altra grande isola italiana: in Sicilia si punta ad una cessione del quinto di 18.700€, poi, distanziate di pochissimo, il Friuli Venezia Giulia, le Marche e la Puglia; se per le prime due, però, il dato conferma quello della scorsa analisi compiuta da Facile.it e Prestiti.it, per la Puglia si tratta di un’importante riduzione visto che la richiesta media di maggio 2012 era pari a 22.500€.

Link: www.prestiti.it

martedì 3 dicembre 2013

Monte Paschi di Siena incassa ok dell'UE al piano, titolo in forte ripresa


Monte Paschi di Siena incassa ok dell'UE al piano, dopo la ricapitalizzazione approvata martedì dal Cda della banca Senese ha condotto gli analisti di Credit Suisse a rivedere il target price dell'azione da 0,17 euro a 0,22.

La ricapitalizzazione approvata martedì dal Cda della banca Monte Paschi di Siena ha condotto gli analisti di Credit Suisse a rivedere il target price dell'azione da 0,17 euro a 0,22.
La valutazione è stata aggiornata alla luce dei 500 milioni in più di aumento rispetto a quanto inizialmente prospettato da Rocca Salimbeni: gli analisti hanno stimato un indice di solvibilità post operazione al 7,1% sotto Basilea 3 per il 2013, in aumento dal 6,5% previsto in precedenza e dal 7,1% stimato ipotizzando un aumento di capitale da 2,5 miliardi.


Autore della pubblicazione:
Franco Heller
Responsabile pubblicazioni
Borsa News